Grande la partecipazione e l’interesse suscitato dalla 7° edizione del Concorso letterario Lo Sguardo dell’Aquila 2018 “Lo Spazio (in) finito”, conclusasi con la premiazione dei racconti vincitori il 20 maggio a Cimolais. Per l’occasione era presente anche Paolo Cognetti, vincitore del Premio Strega 2017
con il romanzo “Le otto montagne”. Scopriamo i vincitori!
SEZIONE JUNIOR
Vincitore del 1° premio “Soltanto la pace” di Lorenzo Rallo. “Racconto dallo stile incisivo avvincente, con descrizioni vivide e dense di emozioni. Un tuffo nel passato attraverso una narrazione fatta al presente, in prima persona, gradevole e fluida, con un finale a sorpresa. Una storia che tratta temi attuali e invita alla riflessione individuale e collettiva. Sullo sfondo la montagna ispiratrice di ideali sani e immutabili.”
Segnalato anche “Il custode del monte” di Adelaar Stinissen.
SEZIONE SENIOR
Il 1° premio è stato vinto daNicola Graziani con “Le salite”, romanzo in cui “Viene colto il tema del concorso in modo completo. Le salite sono le salite della vita. Un esempio particolare che ha un valore universale. Nella vita i momenti difficili vanno affrontati passo dopo passo perché poi dalla cima tutto può riprendere con una rinnovata prospettiva.”
Il secondo posto va a “La montagna da quassù” di Eliana Giraudo dove “Il volo dell’aquila nei cieli e fra la natura incontaminata delle Dolomiti riempie di sensazioni un racconto che esprime in modo sublime la bellezza dei luoghi e l’armonia della vita fra le montagne. Questo racconto invita l’uomo a guardare con attenzione verso la bellezza degli ambienti in cui vive. Lo sguardo e il volo dell’aquila fanno sentire a tutti quanto sia bello poter suonare nella stessa orchestra, in libertà, secondo il proprio istinto, ma in perfetta sintonia con la natura.”
Segnalato per questa sezione “Libere radici” di Lorenza Claut
SCUOLE
Un premio speciale va poi alle scuole secondarie di primo grado situate all’interno del territorio dell’UTI. Il racconto premiato è “L’alba a fratte” di Valentina Fabris della Scuola Secondaria di Primo Grado di Claut – Istituto Comprensivo di Montereale Valcellina. Un testo incredibile che cattura il lettore e dove “Pur con qualche ingenuità, colpisce del racconto la freschezza e la scelta dell’ambientazione in una montagna non molto conosciuta. I ragazzi protagonisti si muovono con disinvoltura e cautela nell’ambiente, anche nell’oscurità della notte. Tutto sembra andare secondo i loro piani, ma un incontro particolare cambia la prospettiva degli eventi.”
Invece, il primo posto per le scuole secondarie di primo grado situate nel territorio nazionale se lo aggiudica Francesca Barbieri con “Il tesoro”. “Il nucleo sostanziale del racconto: “Chi sono io per trovare un tesoro del genere?” è una domanda che in realtà ne contiene due “Chi sono io? “ e “ Un tesoro di quale genere?” e attorno ad essa si dipana passo dopo passo la storia lungo sentieri montani amati ed osservati con estrema precisione dal protagonista, solo parzialmente consapevole del suo posto nel mondo degli uomini, esseri imperfetti. Ed è attraverso l’osservazione della natura “ quasi perfetta ” e di quello che sta “fuori” che lo porta alla coscienza di quello che c’è dentro ognuno e del grande tesoro di cui ciascuno può disporre : montagne possenti, cieli sereni, lo spazio infinito. Un racconto dalle descrizioni delicate, minuziose, piccoli dipinti in una narrazione che è quasi un monologo interiore.”
Il 1° premio per le scuole secondarie di secondo grado del territorio nazionale spetta al racconto “L’escursione nel diario” della 2 AM IIS “Il Tagliamento” di Spilimbergo.“Un lavoro collettivo che emerge dalla scrittura e che testimonia il raro mantenimento casuale della memoria, grazie ad un diario che scatena curiosità in un gruppo di adolescenti, diventa così il manifesto di una generazione giovane che conosce ancora le fonti alle quali abbeverarsi.”
Autori: Matteo Bortoli; Stefano Cimolino; Fabiano Giusti; Sebastiano Molinari con la collaborazione dell’insegnante Alex Cittadella.
Il 2° premio se lo aggiudica, invece, “I plantei” della 2 BM IIS “Il Tagliamento” di Spilimbergo. “Per originalità e approccio vicino al romanzo di fantascienza, il racconto manifesta una capacità creativa molto particolare senza perdere mai di vista un registro espressivo che mira alla riflessione, ad una resistenza naturale dell’ambiente montano minacciato dall’ambizione e dall’ingordigia umana, che solamente una mutazione può salvare.”
Autori: Lorenzo Colella; Riccardo Giulio Mongillo; Lorenzo Zuliani con il sostegno di Alex Cittadella, indicato come insegnante di riferimento.

SEZIONE “SCRITTORI DI MONTAGNA”
1° premio va a “L’albero” di Lara Carbonara. “Come non immedesimarsi nel racconto del padre che fugge da “plastica, luci, cartelli alienanti, ferro, carta sorrisi forzati “alla ricerca di un posto dove piantare il suo albero oppure seguire il dito di un bambino che disegna i contorni del mondo? Una scrittura tagliente in cui ogni parola è collocata al posto giusto per dare giusto vigore e spessore ad un testo intenso dove l’io narrante si sposta per creare una dualità nella prospettiva del viaggio compiuto dall’uomo e dall’albero, ambedue alla ricerca di una casa “fra le nuvole e le radici”. Racconto nitido, fresco, come una vetta contro l’azzurro.”
Segnalati i seguenti racconti
- “I due fratelli cacciatori in erba” di Giovanni Corona. “Una storia di vita fra finito e in-finito. Ognuno in famiglia ha il proprio ruolo che varia con il variare dell’età e ognuno deve ottemperare a dei compiti di sussistenza e convivenza che il genitore assegna. L’educazione trasmessa in famiglia ha regole finite che sono regole di convivenza e rispetto. In-finiti sono invece i desideri di trasgressione che in questo caso cozzano contro le regole stabilite e tramandate da generazioni. Una lezione e un invito a riflettere all’educazione in famiglia oggi, se avviene in uno spazio finito o in-finito, con coerenza e rispetto.”
- “Sotto il ghiaccio” di Matteo Bertone, definito “Brillante nel cambiare l’abito al racconto più volte durante la narrazione, il testo colpisce per l’originalità dei suoi personaggi e di uno sguardo, quello straniero, che la montagna fa fatica a digerire ma che le parole restituiscono in tutta la sua particolarità. L’incertezza di una storia d’amore alle prese con scelte faticose, emoziona e partecipa ad un neorealismo alpino contemporaneo, ancora tutto da scrivere.”
- “Quassù insieme” di Marina Lamperti
- “La Montagna Che Sorride” di Olga Cossaro
SEZIONE TERRITORIO
Per la sezione Territorio vince il racconto “Il ritorno” di Filipputi Luana
