
25 MAGGIO 2019, 17.00 – CIMOLAIS
Parco Naturale Dolomiti Friulane
INCONTRO con
LUIGI MAIERON e PAOLO COSSI
CIMOLAIS_L’Uti delle Valli e Dolomiti Friulane presenta per sabato 25 Maggio 2019, ore 17.00 incontro con Luigi Maieron e presentazione del libro “Te lo giuro sul cielo”.
Mauro Corona di lui scrive “Leggendo queste pagine si cammina sulla cenere dei ricordi, sollevando la polvere di un mondo antico, ormai sepolto per sempre… Leggeri battiti di cuori dimenticati che, con un po’ di attenzione, si possono ancora ascoltare… lo ha fatto. In musica e prosa, anzi, una prosa musicale. Con lealtà e dolcezza, dentro epifanie di dolori e speranze che aiutano un po’ tutti noi. Onore al merito, caro compare.”
“Te lo giuro sul cielo” racconta l’esilarante e incontenibile epopea di un piccolo mondo antico che ha lasciato tracce indimenticabili. Che ha piantato radici profonde. Luigi compone la sua narrazione e i suoi ricordi come in un romanzo, ci porta indietro nel tempo, tra le montagne di Carnia, in Friuli, in un paese minuscolo il cui nome significa “circondato dai venti”. Istinto e magia, carisma e imprevedibilità hanno trovato casa per molto tempo a Cercivento, con Augusta, Pio, Genesio, la comare Teresine, Nodâl, Anna, Nêl, una galleria di personaggi singolari e irresistibili che l’autore immortala con immagini precise e toccanti, senza mai tradire il dialetto, lingua che mostra la vita tralasciando fronzoli e mediazioni. Un omaggio a una terra, la Carnia, che sembra un’invenzione letteraria. Una presenza viva in ogni pagina. Una storia che consegna un messaggio senza pretendere di dare lezioni. Semplicemente raccontando un modo di vivere e di stare al mondo che oggi sembra non essere più possibile. Un modo non sempre giusto, ma autentico, semplice e schietto. Vero.
L’iniziativa si colloca all’interno del Concorso di scrittura “Lo sguardo dell’Aquila” giunto alla sua 7ª edizione e tra gli eventi del Festival dei Giovani delle Dolomiti Friulane. Un progetto ideato e curato dall’Uti delle Valli e delle Dolomiti Friulane con il sostegno della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e con il Patrocinio delle Fondazione Dolomiti Unesco e del Parco Naturale delle Dolomiti Friulane.
Il Concorso “Lo sguardo dell’Aquila” da molti anni oramai si propone di stimolare le capacità dei giovani e dei loro talenti creativi di favorire la conoscenza e la sensibilizzazione verso le tematiche della montagna. Il tema di questa edizione “Lo spazio è (in)finito” si è ispirato allo spazio inteso come luogo di partecipazione, di coinvolgimento, discussione, confronto con l’intento di incentivare la partecipazione e la conoscenza dei giovani che abitano nei Comuni delle Dolomiti Unesco, ma anche la condivisione di obiettivi ed attività comuni nell’ambito dei territori tutelati.
Durante l’incontro presentazione illustrazioni dei racconti del 7° Concorso Lo Sguardo dell’Aquila “Lo Spazio (in) finito” a cura di Paolo Cossi.
Seguirà degustazione di prodotti tipici cura del Comune di Cimolais e ristoratori locali. L’evento organizzato in collaborazione con la Libreria Baobab ed il Sistema Bibliotecario delle Valli e Dolomiti Friulane.
“Te lo giuro sul cielo”
“Leggendo queste pagine si cammina sulla cenere dei ricordi,
sollevando la polvere di un mondo antico, ormai sepolto per sempre…
Leggeri battiti di cuori dimenticati che, con un po’ di attenzione,
si possono ancora ascoltare… lo ha fatto.
In musica e prosa, anzi, una prosa musicale.
Con lealtà e dolcezza, dentro epifanie di dolori e
speranze che aiutano un po’ tutti noi.
Onore al merito, caro compare.”
Mauro Corona
Il primo amore di Cecilia è una fisarmonica dal mantice di cartone. Grinta, passione e irresistibile comicità, lei è un fiume in piena che prende a morsi la vita. “Te lo giuro sul cielo” racconta l’esilarante e incontenibile epopea di un piccolo mondo antico che ha lasciato tracce indimenticabili. Che ha piantato radici profonde. Luigi compone la sua narrazione e i suoi ricordi come in un romanzo, ci porta indietro nel tempo, tra le montagne di Carnia, in Friuli, in un paese minuscolo il cui nome significa “circondato dai venti”. Istinto e magia, carisma e imprevedibilità hanno trovato casa per molto tempo a Cercivento, con Augusta, Pio, Genesio, la comare Teresine, Nodâl, Anna, Nêl, una galleria di personaggi singolari e irresistibili che l’autore immortala con immagini precise e toccanti, senza mai tradire il dialetto, lingua che mostra la vita tralasciando fronzoli e mediazioni.
Un omaggio a una terra, la Carnia, che sembra un’invenzione letteraria. Una presenza viva in ogni pagina. Una storia che consegna un messaggio senza pretendere di dare lezioni. Semplicemente raccontando un modo di vivere e di stare al mondo che oggi sembra non essere più possibile. Un modo non sempre giusto, ma autentico, semplice e schietto. Vero.